venerdì 29 gennaio 2016

Ho trascorso la giornata sola con la mia bambina. Lei ieri sera aveva un febbrone ed allora oggi siamo restate qui. Noi due.
Non capitano spesso questi momenti da sole. Ma oggi ce la siamo presa una pausa tra donne.
Abbiamo guardato la TV ed ascoltato la musica.
Ci siamo messe le creme e truccate.
Ci siamo pettinate e date lo smalto....
Ma soprattutto ci siamo raccontate i segreti.
Il nome della migliore amica e del bambino che le fa battere il cuore.
E la cosa più tenera è stata che lei ha parlato a bassa voce per tutto il tempo. Si avvicinava e mi sussurrava all'orecchio. Perché non contava che in casa fossimo solo noi due.
Un segreto è sempre un segreto.
E per essere tale va regalato sottovoce.
Vittoria ha sette anni.
Oggi mi sono incantata a guardarla. L'ho vista bellissima, anche con la febbre. E l'ho immaginata grande.
Tra una decina di anni. Coi jeans strappati e la maglia stretta. Col rossetto e la coda di cavallo. Col rimmel e magari il piercing al naso.
Mi sono chiesta cosa farà.
Dove andrà.
Quale sarà il suo sogno.
Ma ho pregato solo per una cosa.
Che con i jeans, il mascara, il rossetto ed il piercing al naso, abbia ancora la voglia di avvicinarsi a me. Di ricordare questo giorno e sussurrarmi all'orecchio. Il nome della migliore amica e del ragazzino che magari, quella stessa sera, la bacerà.

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sabato 23 gennaio 2016

La mia non è una famiglia tradizionale.
Perché io sono separata ed alla sera mi trovo sul divano coi miei due bambini. Noi tre.
Lo stesso succede, a weekend alterni, quando questi stessi bambini stanno col loro babbo.
Passano giorni in cui rimpiango le serate trascorse tutti e quattro davanti alla TV. Quello sì.
Ma non ho niente da invidiare a moltissime famiglie apparentemente tradizionali....
Dove in realtà ci si tradisce e ci si manca di rispetto. Si va avanti per noia o solo per comodità.
Si resta insieme per paura o per mera forma.
Famiglia è dove c'è amore.
Ed io ho la fortuna di respirarne parecchio.
Quindi quella cazzo di scritta illuminata al portone di casa mia, io ce la metto. Perché io ne ho diritto.
Anche se poi entri e siamo solo in tre. Ma tre che si amano. Tanto.

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