giovedì 16 luglio 2015

SILENZI


Ci sono silenzi che fanno un gran male. Come quelli che mettono fine ad una storia d'amore. Silenzi, che non per essere di parte, ma portano spesso nomi maschili.
Sembra vada di moda sparire, senza una telefonata, senza una chiacchierata, senza anche uno stupido messaggio. Che poi un sms costa dieci centesimi, o se ti va bene è incluso nell'offerta del mese.
Si preferisce lasciare al silenzio le parole che non riusciamo a dire. Violentando così i baci, i giorni divisi, le passeggiate mano nella mano, le promesse mancate.
Probabilmente chi sceglie il silenzio, penserà che l'altro col tempo riuscirà a capire.
Ma io mi chiedo. Cosa dovrebbe capire? Il disinteresse o la menzogna? La falsità o la mancanza di coraggio?
No. È solo una scelta vigliacca. Che costringe l'altro a porsi mille domande.
Ma che gli ho fatto?
Cosa sarà successo?
Ma perché mi fa questo?
E interpretare un silenzio fa male. Fa tanto male. Perché la delusione del sentimento disatteso, ferisce più del sentimento rifiutato.
Si riesce con ben troppa facilità a dire ti amo e poi non siamo capaci di dirci un mai più?
Ci sono parole che sanno di lealtà, di onestà, di rispetto e di sincerità.
Ci sono parole che danno ai ricordi la dolcezza che meritano.
Ci sono parole che devono essere pronunciate.
Come FINE.
Che se la sai dire sa d'amore, anche se l'amore non c'è più.

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