giovedì 13 agosto 2015

DI NOTTE

DI NOTTE
Penso che i sogni distrutti fanno un gran male.
Che quando ci hai messo la speranza, la fiducia e l'illusione, disattenderli è un po’ tradire se stessi.
Penso anche che il fallimento è un percorso.
Un percorso sfibrante ed estenuante.
Che parte dall'incertezza e dal buio totale. Dal credere che non ne potrai mai uscire. Che quella ormai è la vita che ti sei scelta e che non esiste gomma che possa cancellare un cammino già disegnato.
E allora di notte fai all'amore con le lacrime. Col senso di impotenza e col respiro che manca. Con la debolezza e l'incapacità. Col pianto che non si trattiene e con la voglia di andare sempre più a fondo.
Poi ti rendi conto che forse è troppo presto per morire.
E improvvisamente ti trovi davanti alla verità. Ed è una verità che non avevi sognato. Ed è una verità che non avevi desiderato.
E allora di notte ti trovi a far l'amore occhi negli occhi con la sconfitta. Occhi negli occhi con le promesse non mantenute, con i progetti irrealizzati.
È un attimo e ti trovi catapultata nella parte burocratica di questo fallimento.
Fare i conti dei piatti che restano, dei vassoi da prendere, dei soldi da dividere.
Delle coperte, dei cuscini e delle lenzuola. Della batteria di pentole, dei bicchieri da grappa, delle posate buone. Delle cornici e degli ingrandimenti. Dei souvenir , dei DVD, dei libri e delle nostre canzoni.
Per poi trovarsi a sfidare gli sguardi della gente. I commenti, le opinioni che sanno di giudizi, le critiche, le frasi fatte e la pietà.
E intanto di notte continui a far l'amore.
Con la delusione e la povertà. Con la miseria dei sogni rubati. Degli abbracci mancati. Della favola senza finale.
Penso ora a tutto questo.
Di notte.
Ora che fintamente sembrerebbe tutto passato.
Ora che sono in un letto che non è il nostro.
Ora che guardo un soffitto che non è il nostro.
Ora che sono sola.
E penso che la verità è che l'amore finisce. E finisce anche se era amore. E finisce anche se resta, amore.
Ho sete.
Mi alzo per prendere una bottiglia d'acqua.
Non accendo la luce. E procedo a tentoni tra queste mura che ancora non conosco.
Mi sorprendo a camminare in punta di piedi.
Mi sorprendo a farlo per non svegliarti.
Vedi amore mio, in fondo è per sempre.
Anche se non lo sarà più.

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